Elena Di Cioccio: «Tu 70 anni, lei 19: parliamo di differenza di età»

Elena Di Cioccio risponde alle vostre lettere (anonime): ecco la sedicesima puntata della rubrica Segreti
elena di cioccio

Ciao. Eccoci qui con un nuovo appuntamento di Segreti!

Mi piace da matti la settimana sanremese perché è quella parentesi spazio temporale in cui volenti o nolenti, a favore o contro, abbiamo tutti qualcosa in comune: il Festival della Canzone Italiana. Si condividono opinioni, gusti, lamentele senza distinzione di luogo, tempo o grado di conoscenza. Al bar, dal medico, sul lavoro, alla pompa di benzina, con amici, parenti o sconosciuti chiunque può scambiare sul Festival di Sanremo. D’altronde condividere è necessario all’evoluzione dell’essere umano quanto respirare. Questo principio credo fosse alla base del social networking prima che l’identità virtuale assumesse una sua vita liquida separata da quella fisica allargando la forbice tra chi sono davvero e chi vorrei o dovrei essere per adattarmi al gusto collettivo nell’ultra saturo metamondo. Condividiamo per ragioni diverse ottenendo risultati diversi, dando e ricevendo in egual misura. Condividi un’esperienza per confrontare, una gioia per coinvolgere, un pericolo per avvertire, un peso per alleggerire, una skill per informare e via così tra desiderio di comunicare, voglia di esserci e bisogno di sentirsi meno soli. In un pianeta così esposto alla luce gialla del sole e a quella blu degli schermi digitali, ecco che il segreto, per sua natura intimo e amante dell’ombra, diventa ancora più complesso da rivelare, perché a nessuno piace essere mal interpretato o peggio ancora giudicato. Che cosa c’è di meglio allora di uno posto al sole dove restare nell’ombra, di uno spazio pubblico ma confortevolmente anonimo per condividere il privato, certi che nessuno verrà mai a bussarci alla porta a chieder conto? Questo è lo spirito della la stanza dei Segreti dove voi passate a prendere quello che volete e lasciare quello che avete: scrivete il vostro segreto qui. È una sorgete inesauribile di storie di vita che scorre 24h su 24h e che siamo felici di lasciare aperta e libera.

Buona Lettura

Elena


Solo per ringraziarti per la lettera pubblicata che parla di «mamma tossica», mi ritrovo in pieno, nella stessa situazione (tranne la malattia) e mi sono sentita meno sola. Non mi sono mai allontanata da lei in passato, tranne quando è stata lei ad allontanarmi per 2 anni solo perché mi sono separata, per paura dei sensi di colpa o rimorsi del «dopo». Ma ora ho detto basta, mi ha aiutato una frase di Gianluca Gotto «non avere paura di perdere le persone che ti fanno stare male» e così ho fatto. Da poco, non so se resisterò, ma la decisione mi ha fatto sentire più forte e anche stranamente più in pace. Basta nervosi al telefono ogni volta che la sentivo, basta tacere la mia opinione solo per «tenerla buona che altrimenti poi si sfoga su mio papà», basta. Ora so che non sono l'unica, invidio chi ha una mamma «accogliente» ma questa mi è toccata e con questa devo fare i conti. Grazie.
Paola

Grazie a te Paola. Ci sono tanti modi di pensare e il nostro cervello ne produce almeno una quindicina, alcuni indispensabili, altri più o meno utili, altri ancora che possono diventare nocivi. Per esempio il pensiero magico dei bimbi quando diventa predominante nell’età adulta. Le neuroscienze, sono una materia spettacolare dentro cui immergersi! Pensare bene ci aiuta a vivere meglio lo sappiamo, e sentirsi meno soli è fondamentale per non salire sulle famose giostre del pensiero circolare che, se ci va bene, ci preclude l’uscita dal labirinto dello status quo, mentre, se ci va male, ingigantisce esponenzialmente paure e insicurezze mentre abbatte le nostre risorse. Avere a che fare con un genitore che travalica il confine o satura l’esistenza dei figli a suo uso e consumo non è mai materia facile per la prole. Un genitore disfunzionale non è confortevole in nessun caso e porta dolore in ogni senso. Sia quando lo subiamo senza rendercene conto, perché abituati a farlo o perché immobilizzati dalla situazione e dai sensi di colpa, sia quando ne comprendiamo la distruttività e prendiamo la decisione di allontanarcene. In entrambi i casi il senso di perdita è devastante anche quando ci arrendiamo al fatto che la natura di chi ci ha messo al mondo non dipende da noi e noi, anche con tutto l’amore del mondo, non possiamo cambiarla. Soffrire non è un dimostrazione di amore e ha scritto bene Gotto: dobbiamo tenere a giusta distanza quello che ci potrebbe fare del male. Lo facciamo per sopravvivere non perché siamo cattivi.  Esattamente come non mettiamo le dita nella presa elettrica, non ingeriamo veleni (almeno ci proviamo), non mettiamo le mani sulle fiamme vive. Lo stesso vale per i sentimenti.
Mi piace come hai chiuso la lettera «questo è quello che c’è, e con questo faccio i conti» si sente tanta consapevolezza, accettazione e affetto per tua mamma «così come è» che poi è l’essenza del voler bene: accettare l’altro anche quando non è come vorremmo noi. Quando un confine è sano, e il tuo a mio avviso è sanissimo, puoi essere certa che almeno dalla tua parte il terreno è pronto per essere coltivato con amore per far crescere qualcosa di meglio di quello che abbiamo ricevuto.

Salve io e la mia compagna ci amiamo da morire siamo assieme da un anno, e fin qui tutto bene. Il problema è che io ho 70 anni, lei 19. Ci troviamo bene anche sessualmente. Preciso che non mi ama come papà, e neanche per soldi. Lei ha più soldi di me e non mi ha mai chiesto nulla. Il problema è che da quando qualche commento sulla differenza di età le è arrivato all’orecchio, non è più disinvolta come prima e si vergogna un po' di questi commenti. La cosa che mi disturba e che ora dovrò comportarmi in un modo a casa e in un altro fuori per non metterla in imbarazzo, rinunciando alle effusioni che ci piacevano tanto. Quello che mi chiedo è perché la gente non si fa i cavoli suoi? Soprattutto ho paura che ci spingano a separarci. Scusate questa lettera è più uno sfogo che altro.

E questa stanza è il posto giusto per sfogarsi. Quanto bel materiale da cui ascoltare, appoggiando l’orecchio sulla conchiglia del perbenismo, l’onda silenziosa dei commenti un-tanto-al-kilo. Intanto lei è maggiorenne e può fare quello che le pare e tu, evidentemente, sei ancora piuttosto appetitoso, sotto tanti punti di vista, da piacere anche ad una ragazza così giovane. Fascino e desiderio non hanno età, ne equilibri fissi. Poi non è che possiamo metterci a fare le pulci alle relazioni consenzienti degli altri, ogni relazione fa storia a sé, lo sappiamo. Nemmeno se parlassimo di carote e patate potremmo consultare parametri e convenzioni di base uguali per tutti: quelli dell’UE sono diversi da quelli degli Stati Uniti che son diversi da quelli nipponici. Io nella tua relazione non ci vedo niente di strano anche perché in giro oggi è pieno di signori anche più stagionati di te che, come dicono a Roma, “ancora gliela ammollano”. Ecco il mio mini elenco di uomini over 70 attraenti e aggiungo fisicati, sui quali non ti nego di averci fatto più di un pensierino. Certo io di anni ne ho 49 e non 18, ma per me che preferisco 5 anni di meno a 5 di più, 30 di differenza è un divario pantagruelico ma non impossibile! In cima alla lista, senza se e senza ma c’è l’attore William Hall Macy Jr., classe 1950 di anni 73. Il Frank Gallagher della serie Tv Shameless che con i suoi occhi blu ha fatto della scorrettezza in canottiera zozza un arma di seduzione senza tempo.  A seguire la semenza del Rock Mick Jagger classe 1943 di anni 80, per il quale non servono altre spiegazioni. Harrison Ford classe 1942, anni 81 perché una canaglia resta sempre una canaglia. Poi assieme agli altri stranieri della lista Robert De Niro, Robert Redford, Al Pacino, ci sono anche gli italiani Massimo Ranieri e Gianni Morandi, rispettivamente classe 1951, 71 anni e classe 1944, 79 anni! Mi resta fuori un Willem Dafoe che con i suoi 68 anni è ancora troppo giovane per questa lista. Tanta roba vero? Capisco che il pensiero di perdere la tua ragazza ti metta in allarme, ed è comprensibile, ma credo che sia normale per una ragazza così giovane, che si è affacciata al mondo da poco, rispondere alle chiacchiere diversamente di quanto possa fare tu. Se tra le mura di casa siete uguali e coesi, nel mondo fuori, la differenza di esperienza di vita si può sentire un po’ di più e la devi mettere in conto. Così come tutte le altre, anche separarsi è una opzione da mettere in conto. Viviti al meglio quello che c’è, opponi la leggerezza del «voi», al peso degli «altri» perché non sai mai cosa ti riserva il futuro. Infondo avresti mai messo in conto di amare tanta giovinezza prima di incontrare lei?

Elena

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