Cosa succede se un’invitata si veste come Margaret Zhang e tutti i look degli Editor di Vogue al Met Gala 2023

Vogue al Met Gala 2023: ecco come gli addetti ai lavori del giornale hanno interpretato il tema dell'evento: tutti i look ispirati a Karl Lagerfeld.

«Se devo vestirmi come qualcuno, che sia Margaret Zhang» ha scritto Olivia Wilde dopo l’incontro sul red carpet del Met Gala 2023 fra le due, in uno scontro d’immagine opposto ma uguale allo stesso tempo. Infatti, se l’Head of Editorial Content di Vogue China era vestita di nero e l’attrice e regista americana di bianco, l’ispirazione dietro il vestito era comunque la medesima: un Chloé vintage del 1983 disegnato da Karl Lagerfeld. La direzione del brand curata dal Kaiser della moda fu dettata da una vena surrealista, così sull’abito in crepe di seta prende forma un violino color oro che dà il nome alla creazione. La versione di Zhang si discosta da quella di Wilde, oltre che dal colore, anche da piccoli dettagli come una gonna più lunga e una cappa, il tutto sempre bordato d’oro a richiamare l’iconico violino.

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Madrina dell’evento fin dalla sua nascita, nonché Global Editorial Director di Vogue, Anna Wintour ha invece indossato un look dalla collezione Haute Couture primavera estate 2023 firmato Chanel. Sotto il cappotto ricco di ricami e paillettes a motivi floreali, un abito a colonna color bianco candido che quasi sfiora il pavimento.

Per Edward Enninful invece, Vogue European Editorial Director, un completo di Alexander McQueen disegnato da Sarah Burton per rendere omaggio a Karl Lagerfeld. Così la stylist Susan Bender Whitfield specifica come i tessuti siano tutti naturali - lana, seta e cotone - e fa notare i ricami a forma di gatto sulla cravatta, personalizzata da Ruand Riri.

Un vero e proprio manifesto alla sostenibilità il look di Gabriella Karefa-Johnson, Vogue Fashion Contributing Editor, che ha scelto il mondo circolare di Coachtopia fondato dal brand Coach. Fra scarti in seta e tulle di cotone della collezione autunno inverno 2020 2021, oltre a pizzi vintage e paillettes create a partire dalla plastica di bottiglie riciclate, al Met Gala 2023 si parla anche di futuro più green.

È indossata da Chioma Nnadi, Global Network Lead & U.S. Editor di Vogue.com, la creazione custom-made di Claire Sullivan, couturier newyorchese conosciuta per la direzione di Vaquera. Sui fianchi non mancano le perle che Karl Lagerfeld tanto utilizzava, mentre il look si divide fra l’estetiche del Kaiser, di Claire e anche un po’ di anticonformismo alla Vivienne Westwood.

Disegnato da Erdem - che ha anche vestito Glenn Close per le scale del Met Gala 2023 - il look di Nicole Phelps, Global Director di Vogue Runway, vedeva i guanti neri di Karl protagonisti. Austero nella sua divisione fra bianco e nero, il completo viene spezzato da una cascata composta di tessuto a fisarmonica che tocca terra.

E se anche Rihanna lancia sguardi di approvazione al look, come racconta Christian Allaire - Vogue Fashion and Style Writer - su Instagram, allora si che il look era azzeccato. Nato dalla mente di Tanner Fletcher, i fiocchi hanno preso il sopravvento sul completo color écru, rappresentando le intenzioni fluide fondanti del marchio.

Bianco e nero anche per Willow Lindley, Vogue Director, Accessories & Collaborations, che in Carolina Herrera arriva con un abito senza spalline e con ampia gonna a ruota. La designer conosceva personalmente Karl Lagerfeld, così aggiunge alla creazione delle camelie bianche che scendono dal collo sulla schiena.

Paillettes liquide e dove trovarle: una cascata di luce ricopre Laura Ingham, Vogue Global Fashion Network e Deputy Director, firmata Philosophy by Lorenzo Serafini. Il marchio italiano arriva così al Met Gala 2023, con una lunghissima gonna dalle pieghe a fisarmonica e un cut-out sul seno bordato di nero.

Infine, accessoriata con gioielli piuttosto insoliti (delle cuffie con tanto di microfono), la Jewelry Director di Vogue Daisy Shaw-Ellis sceglie del pizzo nero per rendere omaggio a Karl Lagerfeld, che probabilmente «avrebbe odiato le mie cuffie» ammette via Instagram «ma spero amato il mio pizzo».

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