SFILATE

La sfilata Chanel Cruise 2024 2025 ha portato in passerella il lato fanciullesco degli abiti

Con il MaMo sullo sfondo - museo di arte contemporanea della Cité radieuse - Virginie Viard ha raccontato la Marsiglia di oggi e la libertà emotiva che evoca
Chanel Cruise 2024 2025
Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

La sfilata Chanel Cruise 2024 2025 a Marsiglia e quel velato riferimento a L'Amante di Marguerite Duras…

Le trecce e il cappello di paglia con il nastro nero, l'attitudine da Lolita e l'eleganza ricercata: difficile non immaginare L'Amante - protagonista del romanzo omonimo di Marguerite Duras e del film del 1992 diretto da Jean-Jacques Annaud - sulla passerella della collezione Chanel Cruise 2024 2025. Un'adolescente occidentale dalle origini modeste e un artistocratico trentenne cinese, tra gli uomini più ricchi del Paese: l'Indocina Francese degli anni Trenta era lo scenario di una controversa storia di passione ed erotismo, amore e inibizione. Non parla di sensualità la direttrice creativa Virginie Viard, o almeno non espressamente. Parla, però, di donne che sono bambine diventate adulte, che desiderano ancora essere le ragazze che sono state e racconta il lato fanciullesco del vestirsi. Vestirsi diventa un gesto istintivo, espressione di una libertà non necessariamente consapevole, di un divertimento che passa anche dagli abiti e di una leggerezza che appartiene più spesso ai piccoli che ai grandi.

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

È una fotografia della Marsiglia contemporanea quella che Chanel ha portato in scena, figlia del fermento culturale delle città di mare, delle città del sud, delle città di porto - “la Napoli francese” la definiscono tanti. «Marsiglia è una città che riesce a mettermi in contatto con le mie emozioni. Ho cercato di catturarne il potere attrattivo e la sensazione di aria fresca che si respira, provando a trasmetterne l'energia. Non credo si possa chiedere di meglio che la Cité radieuse come sfondo di una sfilata» ha spiegato Virginie Viard, che ha scelto il MaMo come cornice dello show. È il museo d'arte contemporanea inaugurato nel 2013 sulla terrazza della Cité radieuse, l'altro nome dell'Unité d’Habitation, palazzo progettato da Le Corbusier tra il 1947 e il 1952 e ideato come un piccolo quartiere. Il sole, la musica, l'architettura, la danza: sono le connessioni, gli influssi creativi, gli innesti tra discipline distanti a dare vita a quella libertà emotiva che la collezione evoca. È un racconto che non passa solo dagli abiti ma anche da Radio Chanel, un programma speciale dedicato all'evento pensato per tradurre in parole l'atmosfera. Condotto da Caroline de Maigret, dalla giornalista e produttrice Géraldine Sarratia e dal curatore musicale Pedro Winter, ha preso forma come un dialogo eclettico sulle dimensioni della creatività.

Chanel Cruise 2024 2025

Photograph by Jamie Hawkesworth - Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Portraits of Marseille

Copyright Jamie Hawkesworth / Courtesy of Chanel

Chanel Cruise 2024 2025

Photograph by Jamie Hawkesworth - Courtesy of Chanel

Chanel Cruise 2024 2025

Photograph by Jamie Hawkesworth - Courtesy of Chanel

Portraits of Marseille

Copyright Jamie Hawkesworth / Courtesy of Chanel

Portraits of Marseille

Copyright Jamie Hawkesworth / Courtesy of Chanel

Portraits of Marseille

Copyright Jamie Hawkesworth / Courtesy of Chanel

Il mare e il vento, gli anni Sessanta e i codici dell'essere Chanel, le estati in piscina e l'abbigliamento maschile: la collezione Cruise 2024 2025 è un punto di incontro, esattamente come la Marsiglia di oggi. In passerella niente tacchi - solo mocassini in vernice lucida, slingback, infradito con il platform. Le ginocchia di rado sono coperte: le lunghezze sono mini, tra shorts, culottes, bermuda, gonne e abitini, mentre pantaloni o vestiti alle caviglie quasi si contano sulle dita delle mani. Ci sono le perle e c'è il crochet, ci sono ricami inglesi e costumi da bagno, dettagli dalle linee geometriche e fiocchi neri, denim e tweed, colletti e polsini di cotone bianco rubati dalle camicie e giacche da baseball. Ad aprire la sfilata Loli Bahia in verde mela. Appare difficile, quando si parla di estremo lusso, pensare “il vestirsi” come un momento dedicato alla leggerezza. Ma a volte si può, o meglio si dovrebbe.

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

Chanel Cruise 2024 2025

Courtesy of Chanel / Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille © F.L.C. / ADAGP, Paris, 2024

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