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Il matrimonio di Mariah Kennedy Cuomo nella residenza estiva dei Kennedy a Cape Cod. L'abito da sposa è Vera Wang

Photo: Anne Rhett

Mariah Kennedy Cuomo – nipote di Bob Kennedy – e Tellef Lundevall si sono sposati sul prato della casa della nonna Ethel Kennedy a Hyannis Port

Dopo anni di flirt, nel maggio 2018 si sono riavvicinati in occasione del weekend organizzato dagli ex alunni della Brown, e sono finalmente diventati più che amici. «Quel weekend ha segnato il nostro bacio inaugurale», scherza Mariah, «e da allora siamo sempre stati insieme!».

La proposta di matrimonio in Sicilia, a Capo Milazzo

Il 28 novembre 2023, il Giorno del Ringraziamento, Tellef ha fatto a Mariah la proposta di matrimonio. Lei stava visitando la Sicilia, terra d'origine della famiglia della nonna paterna Matilda Cuomo, insieme al padre Andrew Cuomo, alla sorella gemella Cara e alla sorellina Michaela, quando Tellef li ha raggiunti. «In vista del viaggio, abbiamo trascorso settimane a cercare il luogo esatto in cui viveva la famiglia di mia nonna Matilda, eravamo determinati a trovarlo e a renderle omaggio», racconta Mariah. «Mia sorella Cara ha miracolosamente scoperto un articolo di giornale italiano che indicava il luogo esatto proprio la mattina del Giorno del Ringraziamento».

«Sembrava dovesse piovere tutto il giorno, ma quando siamo arrivati nella terra dei nostri antenati, a Meri, il cielo grigio si è aperto ed è spuntato il sole», ricorda Mariah. Tellef ha raggiunto casualmente Mariah e la sua famiglia, che era al corrente del piano e si è allontanata. «Quando fummo soli, in piedi in cima a un'alta punta rocciosa di Capo Milazzo, con il vento che soffiava e l'aria che profumava di mare, e le onde si infrangevano sotto di noi, Tellef mi ha letto una lettera che aveva scritto a mano, poi si inginocchiò e mi ha chiesto di sposarlo», ricorda Mariah, «ero completamente sorpresa. Mi sentivo tremare mentre mi aggrappavo al suo maglione blu e dicevo: "Sì!". Ero sopraffatta dalla gioia per quel momento, per il suo significato e per la bellissima lettera dell'uomo che amavo e con cui volevo passare il resto dei miei giorni più di ogni altra cosa al mondo».

Tellef ha messo al dito della fidanzata l'anello dei suoi sogni, simile quello di sua nonna Ethel e realizzato da un gioielliere artigiano suo amico. Quando sono tornati nella loro camera d'albergo dopo la cena di quella sera, la finestra incorniciava l'Etna, che stava eruttando. «Il giorno dopo, cessate le piogge, è apparso un doppio arcobaleno, che si estendeva nel cielo, svaniva e rinasceva», ricorda Mariah. «Era miracoloso, e sembrava davvero un'incredibile magia che celebrava il nostro fidanzamento».

Mariah e Tellef hanno deciso di sposarsi l'estate successiva a Hyannis Port, dove entrambi amavano trascorrere le estati. La coppia aveva circa otto mesi di tempo per organizzare tutto, quindi si è subito rivolta alla famiglia e agli amici più stretti, desiderosi di partecipare all'organizzazione del matrimonio e di dare il loro sostegno e la loro esperienza.

Gli sposi si sono incontrati una volta alla settimana con gli organizzatori di eventi della Taylor Made Experience e con un comitato di pianificazione allargato, guidato dalla mamma di Mariah, Kerry Kennedy, insieme alla sorella gemella Cara e al fidanzato della madre, George. «La gente mi aveva avvertito che l'organizzazione del matrimonio sarebbe stata uno stress incredibile, ma la mia esperienza è stata diversa», racconta Mariah. «La positività, l'entusiasmo e la creatività di tutti hanno reso il processo un'esperienza significativa e memorabile». Nel frattempo, sua sorella Michaela ha organizzato la festa di fidanzamento, che si è tenuta a New York nel marzo del 2024 presso Sincerely, Ophelia, nell'East Village. «Mio padre è stato una fonte costante di guida e di sostegno per me e Tellef durante tutto il processo e ha persino accettato di prendere lezioni di ballo padre-figlia, che sono state speciali e molto divertenti», racconta Mariah.

Per commemorare l'inizio del weekend di nozze, 100 bandiere bianche con grandi cuori rosa sventolavano sui pennoni delle case e sulle barche a vela nel porto della cittadina del Massachusetts. Il weekend di nozze è iniziato il venerdì mattina con Mariah e Tellef che hanno piantato insieme un albero di magnolia, una tradizione di famiglia. Poi sono andati direttamente al molo per una regata di barche a vela che celebrava le radici norvegesi vichinghe di Tellef.

Il venerdì sera, i genitori di Tellef, Torjus e Jessica Lundevall, hanno accolto gli ospiti per una cena di prova seguita da un brindisi in un ristorante locale, dando il benvenuto a tutti coloro che avevano fatto il viaggio per festeggiare la coppia.

La cerimonia nuziale

La cerimonia si è svolta il 20 luglio poco prima del tramonto, sul prato che si affaccia sul Nantucket Sound, davanti a circa 400 familiari e amici. «Mentre percorrevo la navata al braccio di mio padre, io e Tellef ci siamo guardati negli occhi, e in quel momento il mondo ha smesso di girare, il tempo si è fermato e ho potuto sentire che stava iniziando il prossimo capitolo della nostra vita».

L'abito da sposa di Vera Wang

Per trovare l'abito perfetto, Mariah ha visitato una serie di stilisti a New York, ma alla fine la decisione è stata facile: «Quando ho indossato l'abito da sposa di Vera Wang, ho capito subito che era quello giusto. Il vestito in tulle con una classica costruzione a corsetto accentuata da un pizzo francese asimmetrico, colore avorio chiaro, mi ha fatto sentire esattamente come mi fa sentire Tellef: sicura di sé, speciale e felice. Mi sono sentita fortunata perché mia madre e mia suocera, Jessica Lundevall, erano venute a New York per aiutarmi nella scelta, ed entrambe si sono dimostrate subito entusiaste dell'abito non appena l'hanno visto».

Le damigelle d'onore Cara Kennedy Cuomo eMichaela Kennedy Cuomo, così come le altre 14 damigelle, indossavano abiti blu e bianchi di V. Chapman, mentre i due testimoni – i migliori amici di Mariah, Ben Pruzan e Michael Dresdale – indossavano abiti coordinati blu chiaro con fazzoletti da taschino realizzati con lo stesso tessuto. Tellef e i suoi 18 testimoni indossavano abiti classici blu navy con cravatta, perfetti per una giornata estiva a Cape Cod.

La coppia si è sposata sotto una chuppah ricoperta di rose e fiori bianchi. È stata costruita con rami provenienti dalla Norvegia, terra d'origine della famiglia di Tellef, dall'Italia, provenienza della famiglia del padre di Mariah, i Cuomo, dall'Irlanda, origini della famiglia della madre, i Kennedy, e dagli Stati Uniti. La cerimonia, officiata dal reverendo Matt Malone, sacerdote gesuita e amico della madre della sposa, è stata per molti versi tradizionale, ma ha anche rispecchiato le tradizioni personali della coppia: «Per me e Tellef era importante che la cerimonia nuziale riflettesse le nostre radici uniche, la nostra unione, e desse intenzionalmente inizio a una lunga vita felice come marito e moglie», spiega la sposa. I parenti hanno letto passi della Bibbia sull'amore prima che gli sposi leggessero le promesse che loro stessi avevano formulato.

«La cerimonia è stata tutta incentrata sull'amore, dall'inizio alla fine», racconta Mariah. «L'amore è stato il tema delle letture della Bibbia, era espresso nelle nostre promesse ed è stato percepito da coloro che si sono riuniti per celebrarci e sostenerci. Mi sono sentita felicissima, serena, benedetta, amata e completa. Può sembrare banale, ma sposare l'uomo che amo, Tellef, è stato un sogno che si è avverato. Sentire Tellef pronunciare le sue promesse sul nostro amore, sul nostro futuro insieme e su come cresceremo la nostra famiglia è stato molto commovente». Dopo lo scambio degli anelli, la cerimonia si è conclusa con la rottura del bicchiere, il rito ebraico che ricorda simbolicamente la distruzione del Tempio di Gerusalemme.

Dopo la funzione, gli ospiti si sono riuniti per un cocktail a casa della nonna materna di Mariah, Ethel Kennedy. «Quando io e Tellef ci siamo fidanzati, abbiamo chiamato la nonna per darle la felice notizia», ricorda Mariah. «Tellef le piace molto: condividono l'amore per il calcio, il desiderio di avventura e un grande senso dell'umorismo. Quando la nonna ha risposto al telefono, ha scherzato dicendo che le avevo "rubato l'uomo". Abbiamo riso e ha insistito perché ci sposassimo sul suo prato. Siamo stati felici di accontentarla».

Il ricevimento e la torta a otto piani

Il ricevimento si è tenuto nell'ex JFK House, ora di proprietà degli zii di Mariah, Edward Kennedy Jr. e Katherine "Kiki" Kennedy, che hanno offerto il giardino come location per la cena e per il brunch del giorno successivo. Una grande tenda è stata addobbata con fiori bianchi e luci, e tra una portata e l'altra tutti hanno ballato al ritmo dei Sultans. Dopo la cena, Mariah è salita su una scala per tagliare la torta nuziale a otto piani: «Era ispirata alla torta nuziale della mia prozia Eunice Kennedy Shriver, e realizzata da Confectionary Designs», racconta Mariah. «In cima c'era una campana d'argento con incisa la data del nostro fidanzamento».

Dopo il ricevimento, la madre della sposa, Kerry Kennedy, ha ospitato l'after-party nel suo giardino alla Edgehill Farm. «Il cancello del giardino è in legno e presenta una stella ebraica su un'anta, che si apre su una figura di Madre Maria», racconta Mariah. «Questo è un altro bellissimo simbolo della nostra unione».

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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue America