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La sfilata Zegna primavera estate 2025 svela in un campo di lino indoor il segreto dell'eleganza

Il direttore creativo Alessandro Sartori spiega come la scelta materica, un casting accurato e l'eccellenza nella modellistica sono tra gli elementi fondamentali di un look perfetto
sfilata zegna primavera estate 2025
Photo: Filippo Fior / Gorunway.com

La sfilata Zegna primavera Estate 2025 ricrea a Milano uno dei suoi straordinari campi di lino. Il messaggio “Noi, nell'oasi del lino” raccontato con le parole di Alessandro Sartori, direttore creativo della maison

A chiudere la Milano Fashion Week dedicata all'abbigliamento maschile è Zegna, un trionfo di eleganza effortless i cui ingredienti sono svelati dalle parole del direttore creativo Alessandro Sartori, che a poche ore dalla sfilata aveva anticipato: «La sfilata primavera estate 2025 è il secondo capitolo di quanto abbiamo raccontato la scorsa estate in Piazza San Fedele. All'interno di uno stabile industriale è stato allestito con un campo di lino realizzato in metallo, ove innumerevoli fili che guardano al cielo simulano le piantine di lino alla fine del loro percorso di maturazione, quando hanno raggiunto i circa 60-70 cm di altezza e sono pronti ad essere trasformati in balle cilindriche e trasportate nei nostri stabilimenti» Il lino è una delle materie prime importanti per la collezione estiva di Zegna, tanto da dare il nome Oasi Lino. «La tipologia di lino che utilizziamo è della varietà Blue Flowers che cresce in Normandia vicino al mare in campi la cui produzione è a nostro uso esclusivo».

Zegna Primavera Estate 2025

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Le tasche abbassate nei pantaloni

«Nei pantaloni la tasca è più bassa - spiega Alessandro Sartori - la ragione è che stiamo lavorando tantissimo con la postura, la personalità e lo styling personale - e quindi la gestualità delle mani in tasca o delle giacche o dei pantaloni e più appropriata quando lo studio sulle tasche è perfetto rispetto alla morfologia. Anche nella nostra giacca Il Conte le tasche toccano il fondo, non sono sollevate come normalmente accade».

Zegna Primavera Estate 2025

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La reinterpretazione del denim giapponese e gli altri materiali preziosi

La ricerca materica è da sempre protagonista per chi, come Zegna, controlla l'intera filiera produttiva e coltiva l'eccellenza. Nella sfilata Zegna primavera estate 2025, sono tre i materiali protagonisti: puro lino, pura seta tecnica e denim giapponese decolorato. Continua Alessandro Sartori: «Per quanto riguarda il lino, è proposto in tantissime versioni assolutamente tracciabili e declinate su colori naturali, ma anche su toni più vibranti. Vi sono poi i capi in pura seta tecnica, come per esempio la gabardina antipioggia totalmente ricostruita. Vi è poi il denim giapponese che arriva in azienda color indigo, viene decolorato attraverso l'uso dei lavaggi ad acqua e ad aria fino ad arrivare al colore bianco lana. Poi il tessuto viene tagliato negli elementi costitutivi della giacca; successivamente tingiamo i pannelli e costruiamo successivamente la giacca sartorialmente - abbiamo anche il disavanzo tra tromba manica e manica, tipico soltanto delle giacche tailor made - con l'aggiunta degli inserti in pelo cammello. Un ultimo risciacquo a capo finito permette il raggiungimento dell'aspetto voluto».

Zegna Primavera Estate 2025

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Il Faggio dà il nome al nuovo neutro Zegna e compaiono le stampe dal libro dedicato all'Oasi Zegna

«Questa stagione fa il nuovo ingresso nella palette cromatica di Zegna il Faggio, che si aggiunge alle tonalità del lino maturo e al resto delle tonalità neutre - Bianco Zegna, giallo Sentiero, blu Sorgente, Sabbia, Castoro, Terracotta, Ortensia, Nero Opaco. I look si compongono giocando, cromaticamente parlando, di moncromo oppure gradazioni di tono su tono. Le stampe, invece, sono tratte dal libro Born in Oasi Zegna (Rizzoli USA) cui abbiamo lavorato a diverse mani insieme a Edoardo Zegna, (chief marketing digital and sustainability officer dell'azienda e quarta generazione della famiglia, n.d.r.), che ha coinvolto una serie di artisti le cui opere le vedrete sempre più presenti in collezione. In questo caso, il lavoro riprende una serie di rami, un disegno che si ispira con il floreale dell'Oasi che abbiamo creato in versione micro e macro, dagli short da bagno fino alle camicie e agli outerwear».

Zegna Primavera Estate 2025

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La sartorialità negli accessori e i capi mono materici

«Abbiamo voluto portare la sartorialità del tailoring anche sulle borse e sulle calzature, tra le quali non vi sono le sneakers - spiega Alessandro Sartori - Le borse da viaggio in bufalino hanno un aspetto materico, mantengono al tatto una mano pastosa, si “segnano” volutamente con l'uso ma poi il colore ritorna piano piano come era in origine. Possiamo quasi parlare di un effetto “memory”. E se le borse non hanno materiali aggiuntivi a dare struttura internamente e sono esclusivamente in pelle - un richiamo anche alle giacche in pelle e suede, totalmente sfoderate - il concetto di "scrivenza" possibile solo con prodotti mono-materici torna nelle scarpe, che hanno la tomaia in pelle, sono cucite e poi risvoltate senza l'uso di adesivi. Questi capi e accessori in cui la materia vince hanno un feel anni 60 e 70: per esempio tra le giacche ricostruite in vari modelli, vi sono giacche over, la nostra giacca Conte, giacche- camicie e poi varianti monopetto, doppiopetto, overshirt».

Zegna Primavera Estate 2025

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I tagli studiati sulle persone e il casting eterogeneo

Il taglio vincente per la collezione primavera estate 2025 di Zegna è dritto. «La silhouette è completamente dritta, sia per quanto riguarda i pantaloni che per la giacca. I volumi sono totalmente dritti in questa stagione a prescindere dall'ampiezza, con un effetto molto elegante - aggiunge il direttore creativo di Zegna - Il nostro pubblico è eterogeneo e da qualche stagione abbiamo quindi scelto di costruire questo tipo di linguaggio sulle persone. Il casting per questa sfilata ha preso il via lo scorso ottobre in tutta Europa, vi sono in passerella 15 persone che non sono indossatori di professione». Non si tratta di semplice street casting ma di un percorso più ampio, come spiega il direttore creativo: «I volti che ci convincono nel portamento, nella camminata, vengono invitati in azienda anche per i fitting durante la stagione, per rivedere i modelli su fisicità vere di persone che hanno dai 20 ai 60 anni e rendere l'effetto finale perfetto. Tra i nostri modelli di questa stagione c'è un signore che fa fotografo, un professore di filosofia, un farmacista… sono persone. Diciamo che non fanno abbiamo anche tanti dosatori una buona parte che non fa che non lavora sulla moda che non si occupa di questo ma per noi sono delle figure molto interessanti perché vedere una silhouette su un modello taglia 48 o su un sessantenne un bell'uomo taglia 52 è una cosa molto diversa. Costruiamo la collezione, quindi, associando i materiali ai modelli dopo il primo fitting». Ecco il segreto di quell'eleganza effortless che si percepisce uscita dopo uscita, indipendentemente che a indossare i capi sia il giovanissimo modello o Mads Mikkelsen che ha chiuso la sfilata.

Zegna Primavera Estate 2025

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